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Mi manca il Perù

mi manca il perù

Il mio omaggio al Perù, uno dei paesi che più mi è rimasto nel cuore nel mio lungo vagabondare, che mi manca sempre.

Mi arriva un sacco di spam in tutte le lingue, in particolare in spagnolo. L’altro giorno stavo cancellando un po’ di messaggi, quando il mio sguardo ha colto la parola “Queirolo” e mi sono immediatamente bloccata.

L’Antigua Taberna Queirolo è uno dei posti che adoro a Lima. Una vecchia taverna con foto della città in bianco e nero alle pareti, tavoli di legno, il bancone originale, ed è a Pueblo Libre, un quartiere che mi piaceva sempre visitare, non solo perchè ospita il bel Museo di Antropologia, ma perchè ha un sapore di tempi andati, un misto di passato e presente. Come in molti altri posti a Lima, qui si sente il passato, e ci si può lasciare andare alla malinconia.

Non so perchè il Perù mi manca così tanto. Mi dico spesso che è perchè è il paese più vicino in termini di tempo e perchè è dove ho trascorso il periodo più lungo di tutti. Ma non potrebbe essere semplicemente perchè Lima mi ha toccato l’anima come nessun altro posto?

Perchè ci sentiamo più legati a  un posto che a un altro? E quali sono i motivi di questa connessione? Cerco davvero di capire, perchè da un punto di vista personale e famigliare il Perù è stato stupendo, ma non più di altri posti dove abbiamo attraversato fasi molto importanti della nostra vita di famiglia. E non è nemmeno stato il posto dove mi sono divertita di più; sicuramente mi sono gustata di più l’Honduras sotto questo punto di vista, con tutta la salsa che ballavo! E quando mi manca il Perù, non penso in particolare alle persone che mi sono lasciata alle spalle, ma mi mancano le atmosfere, i luoghi, i momenti, gli odori e le luci.

Il punto è che anche se tutti dicono che Lima è brutta, io l’ho sempre trovata bella. E stimolante. Perchè un posto che ti offre cose così in constrasto come il  Malecon (com’è chiamato lì il lungomare) e la  Plaza de Armas, le lunghe strade piene di traffico e le piazzette romantiche e nascoste, e quartieri come Miraflores e La Molina, non può lasciarti indifferente. Potrei portarvi virtualmente in giro a Lima, dal Callao a Chorrillos, e parlarvi di un sacco di posti e storie interessanti per ore, e probabilmente lascerei fuori qualcosa.

Foto di Lorenzo Moscia – http://lorenzomoscia.com/

Ad esempio potrei ricordare l’atmosfera di Barranco, con le sue stradine tranquille, le sue piazzette, i posticini per fermarsi a prendere un caffè o comprare qualcosa, provando a immaginare com’era la vita quando le famiglie ricche si spostavano dal centro di Lima alla romantica Barranco per godersi il mare durante l’estate.

O l’intenso via vai del centro città, dove negozi di tutti i tipi, gente, macchine, motorette sembrano sincronizzati per muoversi allo stesso tempo e creare un caos senza senso che si ripete ogni giorno.

O gli eleganti olivi del parco di San Isidro, o Miguel Dasso, dove se parti dall’inizio puoi far benzina, cambiare i soldi, passare un po’ di tempo in una delle più belle librerie della città, mangiare cose deliziose, spedire una lettera, stampare le foto e comprarti un vestito elegante. E tutto questo circondata da persone che ti trattano gentilmente e con un calore raro per città di queste dimensioni. Potrei ricordare Las Brisas del Titicaca, il posto che gli stranieri non si perdono mai perchè ti fa viaggiare attraverso le danze di tutte le regioni del Perù, in una rara mostra di kitch, ma talmente kitch che finisce per affascinarti.

Potrei parlare della gastronomia, ovvio! Nel senso più ampio, dai miei ristoranti preferiti, dove per prezzi ragionevolissimi si mangia come regine, alla bioferia a Miraflores, dove si incontra tutta la comunità espatriata in un’ora e si compra il delizioso e puzzolente cholombert, dal mercato del pesce a Chorrillos, dove si sceglie il pesce e ci si fa fare un freschissimo e delizioso ceviche, al supermarket Wong dell’Ovalo Gutierrez, dove se mi concentro posso ancora dirvi dove trovare i dolci e il pane, e anche ricordarmi la faccia del ragazzo che mi tagliava il prosciutto.

Non so perchè è così. Ma ogni volta che mi arriva una newsletter o uno spam dal Perù, il mio cuore fa un salto e mi sento avvolta da questa intensa malinconia, che mi fa dire che se non fossi così innamorata di Londra, sceglierei Lima come posto per la pensione!

 

Claudia Landini
Maggio 2014
Foto principale ©AntiguaTabernaQueirolo

Comments (0)

  1. Hi Bexy, I don’t really know how safe Pueblo Libra is for a girl alone. I used to go there for the Museum and for the taverna I talk about in the post, and I know that right when I was leaving Peru, there was a project to renovate some houses of the neighbourhood, so that they were certainly investing to make the area better. I have never heard of any expat living there, but I left Peru seven years ago and things have certainly changed. Why don’t you join the Facebook group of my website for expat women (expatclic.com) and ask there? There are a couple of members who live in Lima at the moment. The group is here: https://www.facebook.com/groups/738427512836540/ Wait for you!

  2. I’m going to be moving to Lima in July so it was great to hear how much you loved the city. I’m thinking of living in the Pueblo Libre area and wondered what you thought of it as a whole? Was there plenty to do? Did it strike you as a safe enough area for a girl to live on her own? I’d love to hear any thoughts you might have. Thank you in advance!

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