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Libri di donne che raccontano donne

Da tempo fatico a provare empatia e trasporto quando leggo autori (uomini) italiani. Con le autrici donne, invece, la scintilla è quasi sempre immediata. In particolare, recentemente, mi sono appassionata a un genere specifico: quello di donne che raccontano donne.

 

I libri di donne che raccontano donne mi appassionano in maniera profonda. Ho sempre amato le storie vere, le biografie e le autobiografie. Quando sono le donne, però, a scavare in storie femminili e a restituircene ritratti vividi e appassionati, i racconti mi rimangono nel cuore profondamente e a lungo.

Quando ero giovane e vivevo a Londra, avevo scoperto le maggiori scrittrici afro-americane. Ricordo le feste del cuore quando entravo nelle splendide librerie londinesi e m’immergevo negli scaffali che contenevano, tra le altre, le opere di Toni Morrison, Maya Angelou, Alice Walker.

In particolare, di quest’ultima mi aveva appassionato la sua ostinata ricerca su Zora Neale Hurston, scrittrice afro-americana dell’Harlem Renaissance, il movimento artistico degli afroamericani negli Stati Uniti degli anni ’20. Quando Alice lesse “Their eyes were watching God”, l’opera prima di Zora Neale Hurston, ne rimase talmente colpita, dal mettersi sulle tracce della scrittrice, per riportarla alla meritata gloria.

Zora Neale Hurston, nonostante la fama acquisita quando era stata esponente di spicco dell’Harlem Renaissance, era quasi sconosciuta alla sua morte. Ora, a parte il merito di aver riportato attenzione su un’artista e donna eccezionale per la sua epoca, quello che mi ha affascinata della ricerca di Alice è la passione che ci ha messo, e che traspare in ogni fase del percorso sulle tracce di Zora.

Passione, profonda partecipazione e immensa devozione sono gli ingredienti che ho ritrovato in tutti i libri di donne che raccontano donne che hanno lasciato un segno nel mio cuore. Voglio condividere con voi quelli che ho più amato, e che per qualche ragione mi sono entrati dentro più degli altri.

Mi sa che fuori è primavera, di Concita de Gregorio

Di questo libro immenso, unico e per me assolutamente fondamentale, ho già parlato qui e non starò a ripetermi. Quello che mi interessa sottolineare è che c’è un’ovvia differenza tra donne che raccontano donne ancora in vita, dalle quali raccolgono direttamente la storia, e quelle che invece si addentrano nelle loro vite quando queste ormai non esistono più. Due percorsi differenti ma assolutamente affascinanti, che mi coinvolgono in pari misura.

Dev’essere un momento estremamente emozionante, così come un enorme privilegio, raccogliere il racconto di vita – o di un’esperienza – di qualcuno che si affida a noi con totale fiducia. Così come dev’essere inebriante ripercorrere le tracce di qualcuno che non c’è più, cercando strumenti, ricordi, momenti del passato, testimonianze scritte o orali di chi quella persona l’aveva conosciuta o studiata.

La ragazza con la Leica, di Helena Janeczek

Gerda Taro non c’è più. E’ morta in Spagna, fotografando la guerra civile. La sua ultima preoccupazione, dopo l’incidente che le ha procurato ferite fatali, è stata per i rullini di foto che aveva riempito di immagini strazianti.

Tutto questo l’ho scoperto grazie al libro della Janeczek, che, devo dirlo, non mi è molto piaciuto. La via di mezzo tra realtà e romanzo mi ha un po’ disturbata. Gli attribuisco però l’enorme pregio di avermi fatto conoscere Gerda, figura immensa, e di aver dato il via a mie personali ricerche sulla breve vita di questa incredibile donna.

Una donna può tutto, Ritanna Armeni

Lo cito subito dopo La ragazza con la Leica, perché questo libro ha svolto per me una funzione analoga. Non conoscevo, infatti, il capitolo delle Streghe delle Notte, le aviatrici sovietiche che durante la Seconda Guerra Mondiale si levavano in volto ogni notte, a bordo di fragili biplani, per bombardare, a luci spente, le postazioni nemiche.

Questa storia l’autrice l’ha raccolta dalla voce dell’ultima strega rimasta in vita, Irina Rakobolskaja. E in questo caso sì, la lettura è resa ancora più avvincente, perché i racconti di come queste coraggiosissime donne (e non intendo coraggiose perché guidavano aerei e sganciavano bombe, ma perché si erano ricavate uno spazio importante all’interno di un sistema di potere totalmente maschile) vivevano la guerra nel loro quotidiano, provengono direttamente da chi le ha vissute. Con il tocco, necessario, di una bravissima scrittrice, che sa dosare vicende e parole in maniera ineccepibile.

Olivia and Sophia, di Rosie Milne

Qui andiamo in un passato troppo remoto per aver anche solo considerato di ascoltare la storia dalla bocca delle protagoniste. E proprio per questo lo splendido libro di Rosie Milne, autrice britannica radicata a Singapore, ha ancora più valore. Per raccontare le storie delle due mogli di Thomas Raffle, colui che viene considerato il fondatore dell’attuale Singapore, Rosie si è tuffata in tutto ciò sui cui è riuscita a mettere le mani di quel periodo.

Ho avuto il privilegio di intervistare personalmente Rosie in una delle mie puntate a Singapore. Per tutto il tempo della nostra chiacchierata ho cercato di carpire l’emozione che le dev’essere derivata dall’immedesimarsi profondamente in due figure di donne così diverse, e in tempi così lontani. Operazione sicuramente riuscita, perché il libro, proposto sotto forma di diari personali, ha il sapore avvincente delle vicende del passato, ma con una forte connessione al presente – i sentimenti dell’espatrio (che pure avveniva in condizioni profondamente diverse ai tempi di Olivia e Sophia) hanno molto in comune con quelli di oggi.

La vasca del Fuehrer, di Serena Dandini

Letto di recente dietro suggerimento di una partecipante al tè letterario di Expatclic, La vasca del Fuehrer di Serena Dandini è un piccolo gioiello sulla storia di Lee Miller, fotografa, giornalista, modella statunitense. Doppio merito, una volta di più: il trasportarci in un pezzo di storia attraverso le scelte di questa donna perfettamente raccontata, e presentarci l’ennesima creatura femminile capace di scelte audaci, coraggiose e di grandissima ispirazione.

Se avete titoli, mi raccomando, mandate a me 😊

 

Claudia Landini
Toscana, Italia
Maggio 2021
Foto principale: Cathryn Lavery su Unsplash

 

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