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Di pompe, fantasmi e cultura indonesiana

cultura indonesiana

Paese che vai, credenze che trovi.

Continua il mio viaggio nella splendida cultura indonesiana…

Un paio di mesi fa, un rumore nuovo ha cominciato a tormentare le nostre notti. Era il suono di una pompa per l’acqua, o di un compressore. Cominciava intorno alle dieci di sera e continuava, in maniera intermittente, fino all’alba. All’inizio ci siamo stupiti. Poi l’abbiamo sopportato. Quindi siamo andati a Singapore per la mia dengue. Poi eravamo esausti e dormivamo anche col rumore. E infine abbiamo di nuovo perso il sonno e la pazienza.

Ho spiegato il problema alla mia maid, una bella sfida visto che il suo francese è quasi povero quanto il mio Bahasa. Ma lei ha capito, ed è andata a parlare ai vicini.

E’ tornata senza soluzione. A quanto pareva, non c’era nessun tipo di macchina vicino al muro che tocca la nostra casa. I vicini inoltre le avevano assicurato che non dormono nella casa, ma che la usano solo come una specie di negozio.

Abbiamo dunque controllato il tetto e tutti gli angoli della nostra terrazza per essere certi che non fosse una delle nostre macchine a fare quel rumore, ma niente. Si è ricominciato a dormire molto male, disturbati dal rumore.

cultura indonesianaUna mattina la mia maid si è commossa vedendo le mie occhiaie profonde, ed è ripartita a parlare coi vicini. E’ tornata con informazioni importanti. Con un po’ di francese, il mio Bahasa, un sacco di gesti e di Google Translator (ok, soprattutto Google Translator), mi ha spiegato che sicuramente il rumore veniva prodotto da un fantasma.

Questa versione dei fatti era tra l’altro corroborata dai guardiani della nostra viuzza. Questi le avevano infatti spiegato che spesso, mentre noi siamo in vacanza e si suppone dunque che la casa sia vuota, si sentono movimenti al suo interno, tipo qualcuno che lava i panni o si fa la doccia.

Ho detto alla mia maid che fantasma o non fantasma, io avevo bisogno di tornare a dormire serenamente. Ho quindi ho deciso di andare dai vicini di persona.

Il proprietario della casa è stato stupendo, come solo gli indonesiani sanno essere: mi ha portato a vedere la parte di casa che confina con la nostra, perchè voleva che constatassi coi miei occhi che non c’era niente di strano. Nel piccolo corridoio aperto il cui muro confina con noi, all’inizio ho notato solo un vecchio divano, un frigorifero, un freezer. E poi all’improvviso l’ho sentito. Un suono metallico seguito da un altro suono che, attutito dalle mura, non poteva che essere il rumore che ci teneva svegli di notte.

“Che cos’è?”, ho chiesto, indicando la cosa da cui usciva il rumore.

“Una pompa per l’acqua”, mi ha risposto il vicino con un sorriso a trentadue denti.

“Ma allora c’è una pompa sotto casa nostra!”

“Sì, ma noi di notte non siamo qui e quindi non vedo perchè dovrebbe funzionare”.

Una logica calzante.

Gli ho chiesto cortesemente di provare a spegnerla quella notte, prima di lasciare la casa, in modo da poter capire se il rumore arrivava da lì.

Lui ha promesso di farlo, ma quella notte il rumore c’era ancora. Mi stavo quasi convincendo che si trattasse davvero di un fantasma, e anche cattivo! Ma prima di arrendermi, ho mandato Ani a parlare ancora una volta, e lei è tornata dicendo che i vicini avevano in effetti dimenticato di spegnere la pompa prima di andarsene, ma che l’avrebbero fatto sicuramente la sera stessa.

Ed ecco come siamo finalmente a riusciti a dormire una lunga, pacifica, rilassante e intera notte per la prima volta dopo mesi…fino alle 5:30 del mattino, quando il guardiano è arrivato e l’ha accesa. Ma non si può avere tutto nella vita, giusto?

 

Claudia Landini
Novembre 2016
Foto ©ClaudiaLandini

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