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Interazioni umane, la mia passione da sempre

Da qualche giorno mi sono data una nuova sfida: avere almeno un’interazione umana al giorno. Qui vi spiego come e perchè.

 

Che gli esseri umani, e di conseguenza le interazioni umane siano da sempre una mia grande passione, non è una novità. Invecchiando, però, scopro in me atteggiamenti inediti e nuovi punti d’interesse che mi legano alla mia specie.

Sono da sempre piuttosto verbosa, e mi piace da matti scherzare con le persone che non conosco (anche con quelle che conosco, a dire il vero). Una delle mie più grandi soddisfazioni in questi trent’anni di espatrio è sempre stata il riuscire a far ridere di gusto persone di altre culture. E anche riuscire a rendere una battuta di spirito in un’altra lingua.

Foto mia, ovviamente

Ho una disposizione piuttosto aperta, e da che io mi ricordi mi è sempre interessato relazionarmi alle varie persone che incontro sul mio cammino. Quella piccola rete di esseri umani che incrocio nella gestione dei miei quotidiani, quelle interazioni umane che si verificano girando per uffici, negozi, scuole, e compagnia, hanno sempre avuto per me una grande rilevanza. E mai come in questa fase della mia vita ho capito il perchè.

Il perchè non è solo che sono una persona comunicativa e, come tutti, ho bisogno di contatti umani. E’ qualcosa di più sottile e più fortemente agganciato ai valori profondi che guidano la mia vita. Semplicemente per me non ha senso uscire di casa se non mi relaziono con le persone che incontro per strada.

Non ha senso perchè tutta la vita al di fuori della nostra sfera virtuale – che ormai ha assunto una preponderanza enorme per molti di noi – è un’occasione unica per creare, alimentare e mettere in valore quello che secondo me, tirando tutte le somme, rende la vita meritevole di essere vissuta: la comunicazione con altri esseri umani.

Non c’è bisogno che puntualizzi che è solo attraverso la comunicazione che cresciamo, impariamo, e diventiamo persone più complete. Comunicare con gli altri ci chiarisce le idee, ci apre la mente, ci rende umili, ci fa pensare e, magari, aumenta anche la nostra voglia di vivere.

Shutterstock

Le interazioni umane, però, quel contatto che fa sì che si instauri una corrente propizia allo scambio tra individui, non sono scontate. Di questi tempi lo sono ancora meno. Quando viaggio su un vagone della metropolitana a Milano (ma lo stesso vale per tantissimi altri posti al mondo) a volte mi sembra davvero di essere entrata in una dimensione parallela nella quale io sono un’aliena. Conto sempre il numero di persone attaccate al telefono, con lo sguardo e gli strumenti percettivi completamente focalizzati allo schermo, e mi sembra allucinante che ci sia questo costante bisogno di essere connessi. E ve lo dice una che sul virtuale ha costruito buona parte della sua carriera e sicuramente i suoi progetti più significativi.

Mi sembra allucinante perchè nel focalizzarsi su questi piccoli schermi noi perdiamo poco a poco il contatto con la realtà. Perchè la realtà non passa attraverso i telefoni, ma vive nelle persone che ti siedono accanto in metrò.

E sono queste persone con le quali mi sono proposta di avere interazioni umane ogni volta che esco di casa. Non devono essere conversazioni lunghe o complicate. Mi basta uno scambio di battute, due parole, fornire un’informazione o dare una mano a salire una scala. L’importante è che in quel momento si spezzi l’isolamento nel quale è così comodo a volte rifugiarsi, e si aprano gli occhi su un altro essere umano.

Da quando ho cominciato questo esperimento (che documento sulla mia pagina Facebook professionale) mi sono resa conto di alcune cose:

– non sempre è facile trovare l’occasione per interagire con degli sconosciuti, ma con un po’ di creatività le occasioni si moltiplicano;
– la gente si sta abituando sempre più a chiudersi nel suo mondo, e spesso quando viene stimolata verso l’esterno, reagisce con diffidenza e  stupore;
– ci sono persone che non aspettano altro che scambiare due parole con uno sconosciuto – e non sono solo le persone anziane;
– è incredibile quanta comunanza – di sentimenti, emozioni, situazioni, fatti, idee – si trovi quando ci si impegna a entrare in contatto con gli altri.

Ora sarà interessante continuare questo esperimento a Ginevra, un contesto che conosco poco e con il quale ho meno cose in comune. Sono però determinata a portare avanti questa pratica. Vorrei che le interazioni umane con sconociuti diventassero per me – e per tutti – spontanee come lo è tirar fuori il telefono per la miriade di persone che vedo nel metrò milanese.

 

Claudia Landini
Dicembre 2019
Foto principale ©PaolaFerrario

Comments (1)

  1. Bella idea!d
    Per quanto riguarda i social e i blog, un po’ di tempo fa mi ero ripromessa di lasciare almeno tre commenti al giorno. Oggi riprendo questa bella abitudine.

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